Video inclusivi

Era un pomeriggio di autunno, il team di Prisma si trovava seduto intorno al tavolo delle riunioni con quella che poi sarebbe diventata la nostra consulente e interprete. “Ci piacerebbe fare dei video con la Lingua dei Segni” questo è stato il nostro esordio e lei pazientemente ci ha spiegato alcuni concetti di base.

“Non è un codice comunicativo universale, esistono tante lingue dei segni quante sono le comunità sorde sul pianeta. C’è la Lingua dei Segni Italiana, l’American Sign Language, British e così via. All’interno dello stesso paese ci sono i dialetti, esattamente come le lingue parlate!” e ancora “Ha regole grammaticali proprie, diverse da quelle della lingua parlata, che mutano nel tempo. Per esempio se si vuole segnare “la palla è sul tavolo” prima bisogna segnare “tavolo” e poi “palla” posizionandola nello spazio sopra a dove poco prima si è segnato il tavolo… altrimenti la palla sta in aria!”

La sordità non si vede e per questo motivo è definita una disabilità invisibile, si riconosce solo nel momento in cui si cerca di comunicare. Ci sono due grandi gruppi: gli oralisti, che usano la lingua parlata, e coloro che hanno scelto di usare la lingua dei segni e ovviamente i bilingue che usano entrambi i metodi.
Prisma può garantire il servizio di interpretariato con interpreti professionisti, inoltre la formazione del nostro team è stata dettagliata e ha riguardato tutti gli aspetti, tra cui anche quelli tecnici come l’illuminazione, la posizione e la distanza dell’interprete dal suo pubblico.
Ma una delle cose più importanti che abbiamo imparato è che il lessico della Lingua dei Segni permette di esprimere qualsiasi concetto, concreto e astratto.

Il prodotto che vogliamo proporre è un prodotto inclusivo, che non escluda nessuno dalla sua fruizione, e che si avvale della Lingua dei Segni Italiana, dei sottotitoli, ma anche di immagini per contestualizzare i contenuti insieme ad audio e musica.

Perché abbiamo deciso di proporre video inclusivi invece che video LIS e audioguide separatamente? Perché vogliamo diffondere la conoscenza della Lingua dei Segni, perché c’è un risparmio economico facendo un solo prodotto invece di due. E perché insieme è meglio!

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